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1. Le apparecchiature di misurazione della velocità, affinché risultino idonee, devono essere sottoposte a periodiche verifiche e tarature, e l’effettuazione di tali controlli deve essere attestata con apposite certificazioni.
La vicenda trae origina dalla vicenda che vede coinvolti un comune piemontese ed un automobilista, il quale impugnava un provvedimento amministrativo emesso da Giudice di Pace a seguito del verbale di violazione del codice della strada sottoscritto dagli agenti accertatori, rilevato con apparecchiature automatica di tipo autvelox.
Il gravame proposto dal ricorrente, si fondava sulla considerazione per cui la multa fosse illegittima perché fondata su rilevamento effettuato da autovelox approvato ma non omologato. Il giudice di pace accoglieva il ricorso e annullava il verbale. Di contro il Tribunale di Alessandria – interpellato in secondo grado – rilevava come seppur non omologato, l’autovelox fosse da considerare idoneo a fornire un rilevamento valido poiché utilizzato in presenza degli organi di polizia affermando all’uopo la fondatezza della domanda avanzata dal Comune.
(Tribunale di Alessandria, sentenza del 22.05.2022)
2. Non sono più dovute le spese per il recesso anticipato dal contratto telefonico, a partire dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni, fatte salve le spese giustificate dai costi operatore.
La pronuncia oggetto di disamina prende le mosse dal caso di un utente che citava in giudizio una nota compagnia telefonica, lamentando l’illegittimo addebito della somma di euro 35,18 a titolo di spese di disattivazione dell’utenza. Sta di fatto che sia il Giudice di Pace sia il Tribunale adìto in sede di appello accoglievano la domanda dell’utente, condannando la compagnia a restituire l’importo di euro 35,18.
Portata la questione in Corte di Cassazione la stessa ha confermato le sentenze dei giudici di merito statuendo il principio secondo cui la spesa per il recesso anticipato dal contratto telefonico, a partire dal decreto Bersani, non sono più dovute fatte salve le spese giustificate dai costi dell’operatore.
(Corte di Cassazione, sentenza n. 10039/2022 del 26 maggio 2022)